31/12/12

50



Lentiggini ha appena iniziato a leggere "Cinquanta sfumature di grigio"...mi devo preoccupare?
Ha già detto che quando ha finito...potrei leggerlo anch'io...mi devo preoccupare?





ps. buon 2013!

30/12/12

Trèmoi e albere

29/12/12

Avviso ai naviganti

Riemergo dal pigro letargo in cui ho sprofondato questo blog per un piccolo, semplice avvertimento.

Stamattina sono salito in Costalta e, causa passaggio massiccio di pedoni, passaggio di alcune auto, gelo notturno, tutta la strada da passo Redebus fin quasi a Cambroncoi è una lastra di ghiaccio.

Un po' meglio se si sale (e scende) dal sentiero SAT, che passa dietro malga Pec.


Vivamente consigliati ramponcini o catene da scarpone





Ed ora, spazio alla foto minchiosa


25/12/12

25/12/2012



Buon natale a tutti




07/12/12

Krampus!!



06/12/12

Giancarlo De Cataldo - L'India, l’elefante e me

IGiancarlo De Cataldo - L'India, l’elefante e mendia: misticismo e mistero, spezie e spazzatura.


Ok, scritta la frasetta-slogan, veniamo al libro: ho apprezzato tutte le pagine in cui si parla del viaggio in toni pratici, mi sono un po’ tediato leggendo le annotazioni religiose, politiche e così via.


L'India delle tigri e del politeismo, ma anche dello stridente contrasto tra il boom economico e i tantissimi mendicanti.


Ben scritto.

22/11/12

Big city lights


Le luci della grande città mi feriscono gli occhi

Da paura!

Tratto da Geo - gennaio 2012


15/11/12

Sam Savage - Firmino

Un topolino, accanito lettore.

Tante citazioni.

Un'accusa di plagio.
















Non il capolavoro che [alcuni] dicono, però è originale, e carino.


10/11/12

Per favore non ruotare il palo.


04/11/12

El Caminito del Rey



Giornata uggiosa, non c'è molto da fare se non andare a zonzo per il web.
Sognando qualche escursione diversa dal solito

25/10/12

Primo Levi - I racconti

Storie naturali - Vizio di forma - Lilit

Raccolta di racconti dell'autore di "Se questo è un uomo" e "La tregua": lo stile è sempre analitico, scientifico; Levi si dimostra ancora un grande scrittore.

Alcune idee, pura fantascienza per i tempi, sono davvero interessanti [ad esempio questa, oppure quella sulla presa di autocoscienza delle linee telefoniche: un precursore di Matrix....]

Troviamo anche brevi resoconti della terribile esperienza nel lager, a volte presentati in forma di aneddoto, come per sdrammatizzare - ma dandole sempre il giusto peso - la tragedia vissuta.


Devo anche dirvi, però, che alcune cose sono un po' "pesantine".


15/10/12

TV

Prima puntata della seconda serie di "Un passo dal cielo": serie che l'anno scorso avevo cominciato a seguire, smettendo ben presto: mi sembrava troppo incongrua, troppo...nazionalpopolare, troppo bacini&bacetti e troppo poco bosco.

Ieri sera invece l'ho guardata senza cali di attenzione, l'ho pure trovata più sudtirolese [accennavano alla tradizione del maso chiuso, al kaiserschmarren eccetera...la longa manus del main sponsor?][senza contare qualche prodotto inserito ad hoc tipo la mela. Immagino che la gente penserà che viene dalla Val di Non ;-]

Acqua(ccia) del sindaco



Protesto!!!

Giro in bici.

Tappa a Vigalzano, piccolo borgo dell’Oltrefersina.
Sia la fontana davanti alla chiesa sia la fontana prima del parco giochi riportano una placca metallica visibile “Fontane del comune di Pergine n. xxx” e una placchetta a mio parere meno visibile “acqua non potabile”.

Vediamo se mi viene il cagotto, perché quando ho letto la seconda placca, ormai era tardi

12/10/12

Progresso auricolare


una volta se vedevi uno parlare da solo, era il matto del villaggio (specie a Perzen)
ora, è un mocheno moderno al cellularebluetoothauricolare


 

08/10/12

Tuàilait

Ieri sera in Tv c'era Twilight, e Lentiggini era emozionata come una tredicenne





[Un po' come me quando guardo ******************* ]



01/10/12

Qua si langue!


Il blog langue!

Colpa:
- del tempo che non è mai abbastanza,
- delle priorità che nella vita cambiano
- e colpa di Facebook


Esempio: se scrivo una frase buffa e/o intelligente e/o stuzzicante qui, mi va grassa se ricevo 2-3 commenti. Su Facebook invece - a parte che tutti si fanno i ca22i di tutti - c'è qualche piccola soddisfazione in più, c'è più riscontro.

Esperimentino: mettiamo che scrivo, sia qui che lì, questa frase [che non è nè buffa nè intelligente nè stuzzicante...è solo scema]:


"L'altro giorno ho fatto la cacca a 2200 metri sul livello del mare"




 Ci aggiorniamo fra una settimana, vi dirò quanto feedback ho ricevuto su Facebook e poi facciamo il confronto

26/09/12

Il mondo senza di noi

21/09/12

Primo giorno d'autunnoooooo

19/09/12

Giancarlo Ferron – Ho visto piangere gli animali

Giancarlo Ferron, guardiacaccia vicentino, racconta i mille episodi della sua carriera. Lo fa con un linguaggio a volte naif, ma diretto al cuore del lettore.

Storie tristi, storie amare e anche un po’ crude, storie di bracconaggio, di umana stupidità e cattiveria ma anche piccole sorprese: la gioia di un avvistamento, la bellezza della natura che riesce sempre a stupire, la magia delle stagioni.

Ve lo consiglio decisamente.

18/09/12

Tratto da "Ho visto piangere gli animali" di Giancarlo Ferron


LASCIATELA IN PACE 



Gli affamati appartengono a quella specie di uomo che di solito vive nelle grandi città. In alcuni periodi dell’anno questa specie si sposta dalle pianure e risale le montagne. Generalmente in estate, ma in caso di bel tempo anche in autunno, si possono osservare gruppi famigliari di questo tipo di uomo che partono dalle città con le loro potenti auto. Dopo un breve viaggio giungono sulle pendici delle montagne e, appena intravedono un posto per parcheggiare senza intralciare il traffico, si fermano e mangiano. Non importa se un’ora prima hanno fatto una colazione mostruosa, quando si arriva in montagna bisogna mangiare. Allora si vedono auto, posteggiate appena fuori dell’asfalto, con i bagagliai aperti e con i cofani imbanditi con ogni sorta di cibi e bevande. 

 […] 

Fra di essi si distinguono gli sportivi, esclusivamente maschi, sono quelli che si appartano, si siedono in auto al posto di guida e con la radio a tutto volume non perdono mai una partita. Il loro volto è sempre molto serio e il loro sguardo assente, non partecipano mai alla compagnia degli altri e ignorano completamente le bellezze della natura che li circonda, il calcio è la loro vita. Mentre ascoltano la voce roca del cronista sportivo, nella loro mente elaborano i velenosi commenti da rifilare agli avversari che tengono all’altra squadra. Per loro lo sport che fanno gli altri è sacro, il vivace scambio di battute fra le diverse tifoserie, che si consuma davanti al cappuccino del lunedì, li entusiasma fuori misura. A volte qualcuno degli affamati mi vede da lontano e mi chiama, gridando a squarciagola mi chiede di avvicinarmi. Io sono al servizio della comunità e quindi obbedisco. Quando sono a circa venti metri, fra le risatine e commenti vari, il capo branco, anch’esso quasi sempre maschio, mi dice: “Mi hanno assicurato che in questi posti ci sono caprioli e marmotte, come mai non riusciamo a vederli?”. Dopo uno scambio di battute amichevoli, spiego anche i motivi per i quali i caprioli non amano il calcio, gli schiamazzi e l’odore delle creme abbronzanti delle signore. Prima di andarmene raccomando sempre di non lasciare rifiuti per terra. Ormai quasi tutti, compresi gli affamati, sanno già queste cose e non lasciano rifiuti. Tuttavia, non di rado, mi è capitato che qualcuno mi ha preso alla lettera e il giorno dopo, quando sono passato di nuovo nella zona, di fatto non c’erano rifiuti per terra, ma erano tutti confezionati in graziose borsette di plastica e appesi agli alberi in bella mostra. Un’altra specie che sono riuscito a classificare in lunghi anni di esperienza sul campo sono i micofagi. Si tratta di persone che non possono mangiare altro che funghi, a giudicare dalle quantità industriali che raccolgono, suppongo che mettano funghi nel cappuccino, nella pasta, nella minestra, sulle bistecche, nel caffè, nella macedonia, e nei dolci. 

[…] 

C’è in fine un’altra specie che mi piacerebbe descrivere e cioè i rapinatori della montagna. In questa categoria rientrano in parti uguali entrambi i sessi. Questi individui non ce la fanno a circolare in mezzo alla natura senza portare a casa niente. Tutto quello che potrebbe avere qualche utilità se lo prendono. Portano a casa di tutto: fiori recisi, quasi sempre destinati a seccarsi sui cruscotti delle auto; bulbi di fiori per i giardini che poi regolarmente non superano il trapianto per cause climatiche e stagionali, alberi di natale che finiscono soffocati nel caldo degli appartamenti; sassi per i muretti dei giardini rocciosi; legna da ardere per i caminetti, funghi, licheni, lumache, muschi, felci, verdure varie, piante medicinali o supposte tali; perfino la terra per i vasi si portano a casa. L’ultima moda è quella del bonsai. I rapinatori strappano piante di faggio o di mugo che sono nate nelle fessure delle rocce per trapiantar le in vaso; questi alberelli molto vecchi e bellissimi da vedere, che sono resistiti per anni alle in temperie, alla scarsità di nutrimento, alla siccità e ai venti, non sopportano questo ulteriore e inutile insulto e quasi sempre muoiono. Purtroppo, molti appassionati dell’arte bonsai non hanno capito che si tratta appunto di un’arte, di una filosofia orientale e non di possedere una pianta eccezionale rapita alla natura da esibire alle mostre.

[…] 

Anche gli ammazzatutto meritano un cenno, sono quelli che girano per i sentieri armati di bastone e che per istinto ammazzano qualsiasi essere che si muove. Le loro prede preferite sono quelle che strisciano perché anche le vipere strisciano, quindi quando l’erba si muove giù bastonate. Poi si accorgono di aver ucciso un ramarro, una lucertola oppure qualche altro rettile innocuo. Dicono che lo fanno per la salute pubblica, per evitare che qualcuno venga morso, ma loro le vipere non le conoscono. Infatti, decine di volte mi è capitato di incontrare sul sentiero questi fanatici che, con un rettile morto sul bastone, scendevano a valle per mostrare a tutti il pericolosissimo ani male che avevano ucciso. Qualcuno si è pure arrabbiato, e mi ha dato dell’incompetente, quando gli ho detto che la sua preda non era una vipera, ma che si trattava di un orbettino, di una coronella austriaca o di un biacco, tutti rettili assoluta mente innocui. 

 […] 

Tornando agli ammazzatutto, neppure i marmocchi di questa specie hanno un minimo di educazione ambientale: le bambine raccolgono graziosi mazzolini di fiori protetti per far contenta la mamma oppure estirpano i bulbi dei ciclamini; mentre i maschi sfogano le loro frustrazioni, per le battaglie perse al computer, sui piccoli animali che incontrano, cos’i uccidono i rospi e le rane nelle pozze d’alpeggio, ammazzano le farfalle, oppure vanno a frugare con il bastone nelle tane delle marmotte, mentre il papà cerca di agevolare l’operazione spostando le pietre dall’entrata della tana. Quando mi capita di osservare questi atteggiamenti m’in... come una bestia e mi avvicino a questi signori per richiamarli all’ordine, ma spesso mi becco una brutta risposta o addirittura qualche insulto: “Ma che cosa crede? Guardi che noi lavoriamo tutta la settimana, non andiamo mica a spasso come lei, dobbiamo pure sfogarci in qualche modo, anche i bambini hanno diritto di essere liberi di fare quello che vogliono una volta tanto”. La gente vuole avere, non si accontenta di guardare, di apprezzare. Mi vengono in mente i fiori protetti, per esempio. Sul Monte Pasubio, c’è un sentiero chiamato delle cinquantadue gallerie, è un percorso costruito durante la guerra e taglia letteralmente le rocce, salendo a zig zag in mezzo alle guglie. Ebbene, la zona è ricca di fiori protetti, come le stelle alpine e i raponzoli di roccia, ma dove arrivano le mani dei turisti, e i loro bastoni, non ne trovi uno nemmeno a sognarlo. Appena ci si allontana dal sentiero, arrampicandosi un po’, si trovano dei veri e propri giardini coloratissimi, ricchi di specie bellissime, ma dove non li vede nessuno, è solo per questo che si salvano, perché sono irraggiungibili dalla gente comune, per fortuna. Forse non è per colpa loro, ma molte persone non hanno ancora capito che la montagna può dare molto di più di quello che si riesce ad ammazzare o a caricare nel bagagliaio della macchina. I nostri occhi, l’udito, le nostre narici, possono fare il pieno di immagini suoni e profumi, la montagna ci può arricchire di momenti da vivere anche più tardi, da ricordare. Spero che anche queste specie si evolvano e lascino in pace la montagna. 


11/09/12

Tecnoillogici



Bersn: ho cercato in giro, ma il pennino per smartphone pù bonmarcà lo vendono a 9.99 euri
Lentiggini: Dese euri!!! Pitost dropo el tap na biro *





* Piuttosto uso il tappo di una biro



07/09/12

El gembro de Artuich





06/09/12

La bedola






05/09/12

Sentiero Bonacossa

Se il gruppo delle Maddalene è universalmente conosciuto come il “Lagorai della val di Non”…allora la Translagorai delle Maddalene è il sentiero numerato 133 e intitolato ad Aldo Bonacossa.

E’ un’alta via che inizia a Passo Palade, sfiora la dorsale del monte Luco/Laugenspitz e ridiscende in Trentino verso malga Castrin. Ri-sfiora altre cime, il monte Ometto/Mandelspitz stavolta, arrivando al passo di Brez e avanti ancora…sempre tenendosi fra i 1800 e i 2300 metri di quota.

Arrivati a malga Palù [sotto la Punta di Quaira/Karspitze] si biforca brevemente, giungendo nelle frazioni di Rabbi.
Una trentina di km con diversi bivacchi sul tragitto.
Da fare.


Vi interessa un’ottima cartina della zona, digitale, a costo zero? La trovate su www.maddalene.it

Altre info e l'immagina qua sotto tratte da www.baseitalia.com


03/09/12

Da dove viene la tua acqua minerale?


Se vi piace bere l'acqua a km 1000...meditateci sopra



[da qui]


31/08/12

[Barb]Alberi


Barbarlbero del Signore degli anelli [da ecoblog.it]



Barbarlbero della val dei Mocheni :-]


29/08/12

Tra le rocce e il cielo - terza edizione



Tra le rocce e il cielo - terza edizione



Vallarsa (TN) - 30, 31 agosto, 1 e 2 settembre 2012






Eventi che [ forse, forse ] seguirò:



VENERDI' 31 AGOSTO 2012 - Giornata della Vita in Montagna


ore 14 – 17 Teatro Comunale di S. Anna: CONVEGNO UOMO E MONTAGNA: PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE
INVERTIRE LA TENDENZA: IL RITORNO CONSAPEVOLE ALLA MONTAGNA. OPPORTUNITA’ E RISCHI.

- Introduzione: Annibale Salsa

- ritorno attivo e consapevole alla montagna: Folgaria il ripristino degli spazi prativi di una malga: ass. Ivano Cuel, Mirella Colpi e Armando Schir;

- Formaggi di terroir e itinerari turistici, Mauro Leveghi, Accademia d’Impresa.

- “Di questo lavoro mi piace tutto”, giovani allevatori del XXI secolo tra passione e difficoltà. Di Marzia Verona.

- Lo spopolamento delle vallate alpine: progetti ed esperienze a confronto. Il sindaco occitano di Ostana (Cuneo) Giacomo Lombardo e il sindaco di Vallarsa Geremia Gios.

- Il corso di laurea in “Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano” una nuova opportunità di sviluppo per le terre alte, di Giuseppe Carlo Lozzia e Annamaria Giorgi, Università della Montagna di Edolo.

- Nonostante tutto si ritorna. Voci dal profondo nordovest. Di Roberto Mantovani.

- Tra rocce e valli: marginalità e potenzialità delle Terre Alte Alpine. In bocca al lupo? Di Giorgio Conti.

- Sintesi di quanto è emerso durante la giornata e proposte per la salvaguardia del paesaggio naturale montano: proposte e tendenze per il futuro (Geremia Gios, Annibale Salsa).


ore 17 – 19.30
Hotel Genzianella, Bruni: L’EIGER 50 ANNI DOPO.

I protagonisti della prima salita italiana raccontano l’impresa.
Con Armando Aste, Gildo Airoldi, Andrea Mellano, Romano Perego, Franco Solina, Spiro Dalla Porta Xydias. Coordina Alessandro Gogna con Filippo Zolezzi.



SABATO 1 SETTEMBRE 2012 - Giornata delle Minoranze Linguistiche


ore 18.15 Tendone Riva di Vallarsa: LE ATTIVITA’ UMANE E I GRANDI CARNIVORI SULLE ALPI: UNA CONVIVENZA POSSIBILE?
Coordina Annibale Salsa. Con Marzia Verona e Claudio Groff del Servizio Foreste e della Provincia di Trento. 
Proiezione del filmato LA LINCE: STORIA DI UN RITORNO.



DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012 - Giornata della Storia


un’ora prima dell’alba: ALBA E FOTOGRAFIA.
Escursione in compagnia del fotografo Marco Angheben.
Ritrovo presso Passo Pian delle Fugazze muniti di macchina fotografica.



MOSTRE


  • Riva, Museo Etnografico: TRASFORMAZIONI – UOMO E PAESAGGIO NELLE VALLI DEL LENO in collaborazione con Museo delle Scienze di Trento. A cura di Marco Avanzini e Isabella Salvador. 
 
  • Riva, Museo Etnografico: TOCHETI DI VALLARSA DI IERI E DI OGGI, mostra fotografica di Giorgio Broz.
 
  • Riva, Museo Etnografico: FOTOGRAFIE, di Lucia Marana. Foglie, prati, paesaggi interiori.
 
  • S. Anna, Ex-Caseificio: QUANDO SE NEA COL LATE. STORIA E MEMORIA DEL CASEIFICIO DI S. ANNA, a cura di Lucia Marana. Allestimento dell’associazione La Primula.

12/08/12

A red deer stag stands among females in the woods at the Eekholt game park

Foto di Bing in arrivo...


08/08/12

Sviluppi?



Ricordate?




Rifugio Erdemolo: 1,5 mln per la cessione

Agli interlocutori, ai potenziali interessati, la cifra è apparsa «fuori di testa», spropositata: un milione e mezzo di euro. Ma tant'è. Questa è la montagna di soldi richiesta per il rifugio Erdemolo, in alta val dei Mocheni, oggi chiuso e messo in vendita dalla proprietà, la famiglia Toller di Palù del Fersina. A valle, gli avvisi avvertono gli escursionisti: nella stagione 2012 il rifugio non è aperto al pubblico. Non svolgerà cioè la funzione di punto di appoggio per la quale figura nell'elenco provinciale dei rifugi. La proprietà ha comunicato il mese scorso alla Provincia la mancata apertura, per la difficoltà a trovare un nuovo gestore. «Stiamo monitorando la situazione» spiega  Romano Stanchina , dirigente del servizio turismo «chiaro che se la cosa dovesse ripetersi il prossimo anno, ci vedremmo costretti a far decadere il rifugio dall'elenco provinciale. Cosa che si cerca di evitare, contatteremo anche il Comune». Per legge, infatti, quale pubblico servizio, vi è un obbligo di apertura della struttura, come per gli altri rifugi, dal 20 giugno al 20 settembre.
 Il precedente.  Accadde già nella primavera-estate 2007: rifugio chiuso e la manifestazione di interesse all'acquisto da parte della Sat. Qualche mese prima, per altro, era scoppiata la polemica per la realizzazione di una pista di collegamento fra la zona delle miniere ed il sentiero che porta al Lago di Erdemolo, preludio ad una strada di accesso al rifugio voluta dalla proprietà. E la Sat fu chiara: «Se dovessimo acquistarlo» spiegò all'epoca il direttore  Bruno Angelini  «saremmo interessati a sistemare la teleferica, naturalmente senza realizzare la strada». Di cui non s'è fatto più nulla. Sul tavolo, è rimasta però la disponibilità a vendere l'immobile in riva allo splendido laghetto alpino.
 L'ultima offerta alla Sat.  È del 2011 l'ultimo accenno di trattativa con la Sat. «Fummo interessati dalla proprietà» spiega  Paolo Scoz  «e da parte della Sat c'era interesse, anche per il collegamento con il Sette Selle, rifugio di nostra proprietà». Però la cosa si arenò. «Non c'erano le condizioni, al di là della cifra» precisa Scoz «perché l'edificio dovrebbe essere abbattuto e ricostruito, ampliandolo. Ma, attorno, c'è solo una piccola fascia di proprietà, il resto è del Comune di Palù, pure interessato ad acquistarlo».
 L'interesse del Comune.  Il Comune guidato dal sindaco  Loris Moar  lo ha messo nero su bianco, in risposta alla Sat: ha intenzione di acquistare il rifugio. Anche per questo la Sat s'è tirata indietro: «Nessuna intenzione di metterci in concorrenza con il Comune». Anche altri soggetti privati, di recente, si sono fatti avanti per acquistarlo. Ma si sono subito fermati di fronte al muro del prezzo: insuperabile. Perché il valore sta nel contesto, terreno e paesaggio, non certo nell'edificio che sarebbe da ristrutturare. Sat, a differenza di un possibile acquirente privato, avrebbe dalla sua un vantaggio competitivo sugli eventuali contributi della Provincia: fino all'80% sull'acquisto e i lavori di ristrutturazione e fino al 90% per il rifacimento della teleferica. Ma siccome è interessato anche il Comune, per ora non se ne fa nulla. Ed il rifugio resta chiuso.  Do. S.





[copiata papale papale da L'Adige] [leggetevi pure i commenti]

27/07/12

Sentiero dei vecchi mestieri



Io intanto metto su il depliant, poi quando mi passa la pigrizia estiva, forse mi organizzo.

Così a naso mi attira di più il sentiero etnografico del Vanoi [Valzanca - Valsorda]
[già visto una decina di volte, vabbè]








26/07/12

Ancora considerazioni sullo sviluppo della Val dei Mocheni - 3° rata

[...segue]

[vedi foto precedente]




Pensiero-rifugio [o ex rifugio?]: il rifugio è chiuso PER TUTTA L’ESTATE; a valle ci sono i cartelli che correttamente preavvisano chi sale.
Il rifugio è di proprietà privata, uno dei pochi che non fa riferimento alla SAT.
OK.
Ma lo vedete nella foto quel fil di fumo che esce dal camino? I proprietari sono all’interno [barricati?].



Sono spesso su, chiusi dentro: immagino stiano su tutta la domenica, si faccian due braciole, non so.
Non so, appunto: perché non aprono, già che ci sono?

Perché sono vecchi, stanchi?
Si sono stufati di tenere il rifugio?
Sono in sciopero perché gli hanno stoppato la realizzazione della strada di accesso [pochi anni fa, il tracciato era già stato fatto senza i necessari permessi, e ancora lo si vede dopo la miniera]?
Oppure non possono aprire per qualche cavillo burocratico?

Certo è che un rifugio io lo vedo come un'istituzione, un quasi-servizio pubblico, non mi sembra così pacifico che si possa interrompere il servizio…ma ripeto, coi proprietari non ci ho parlato [non li conosco se non di vista, non aprono, non parlano]. Le leggi provinciali e/o statali che disciplinano i rifugi non le conosco.
La situazione non ce l’ho chiara.
Mah.

23/07/12

Ancora considerazioni sullo sviluppo della Val dei Mocheni



Come sapete, adoro a tal punto la Valle, che ogni volta che salgo vedo cose che mi danno fastidio.
Quindi, dalla salita di ieri, ecco a voi alcuni pensieri sparsi.



Pensiero-parcheggio: olè, anni di lavori [e muri alti come quello di Berlino] e adesso la strada per arrivare in Frotten è larga, ed il parcheggio[ne] in cima è gratis
[prima l’auto si piazzava: o a pagamento dalla veciota dell’agritur o più sotto lungo la strada].

Ovviamente le domeniche d’estate c’è un po’ di disordine.
Guardate la foto e ditemi voi, nel marasma generale, come fanno certe macchine ad uscire. Tipo la Focus a destra del camper.




Idea facile facile: non è che potrebbero tirar le righe? [mi scuso per la sbilenchicità delle righe, ma il grafico è in ferie ahauahauh]





[...continua]

18/07/12

Kurt Vonnegut - Ghiaccio-nove

Uno scienziato geniale, già “padre” della bomba atomica, poco prima di morire consegna ai tre figli un’invenzione ancor più pericolosa: il ghiaccio nove, capace di far gelare i liquidi con una reazione a catena praticamente infinita.

Il destino riunirà su un’isola caraibica, insieme ai tre eredi, alcuni improbabili personaggi.


Romanzo interessante.

13/07/12

Kurt Vonnegut - Piano meccanico

Dopo l’ultima guerra, l’uomo ha cambiato il proprio modello di sviluppo: ora sono le macchine a produrre quasi tutto. La maggioranza della popolazione, perso l’impegno della manualità, ciondola a casa o viene impiegata in impieghi fittizi: le uniche categorie a detenere il potere sono ora ingegneri e dirigenti d’azienda.
Ma il malcontento sta crescendo... ...finirà che la sollevazione popolare cambierà tutto, o come spesso accade, poco o niente?

Idea - non nuova - interessante, sviluppata forse in modo un po’ cervellotico, nel complesso tranquillamente leggibile.

08/07/12

...mani di forbice

Ed mani di forbice




Pino mani di forbice



05/07/12

Philip K. Dick - Ma gli androidi sognano pecore elettriche?

Bello.

Ve lo consiglio.
L'unico neo: qualche passaggio è un po' ermetico. Ma abbinandolo al film, ci si fa un'idea congiunta.



Copio pari pari da Wikipedia:


""
La vicenda si svolge prevalentemente a San Francisco il 3/4 gennaio 1992. In seguito all'Ultima Guerra Mondiale (nucleare), la vita animale e vegetale sulla Terra è quasi scomparsa, e per questo accudire un vero animale è considerato un dovere morale oltreché un simbolo del proprio benessere. Le piogge di polvere radioattiva ricoprono tutto e portano alla progressiva alterazione mentale e genetica degli individui. Gli uomini e le donne che non hanno subìto mutazioni a causa della radioattività, non sono troppo vecchi e sono in grado di riprodursi si sono trasferiti quasi tutti nelle colonie extramondo. Per incentivarli a trasferirsi, una legge dell'ONU stabilisce che ad ogni terrestre venga assegnato un androide come servo. È però proibito ai droidi abbandonare le colonie per trasferirsi sulla Terra, pena il ritiro immediato.

Il protagonista è Rick Deckard, un cacciatore di taglie costretto a ritirare 6 androidi fuggiti da una colonia marziana. Deckard è spinto dalla volontà di acquistare un vero animale per sostituire la sua pecora elettrica, ma dovrà scontrarsi con una nuova generazione di droidi, i Nexus 6. Deckard verrà sedotto da Rachel, una droide che susciterà in lui il dubbio di quale sia il confine tra ciò che è organico e ciò che non lo è, ma soprattutto sul senso dell'umano: se è umano prendersi cura degli altri esseri viventi e proteggerli, fino a che punto è umano uccidere un androide che si sente vivo?

""


Avevo trovato anche un'altra copertina, ma m'inquieta un po', la linko solamente.

28/06/12

Non abbiamo tempo per le spiegazioni...entra in macchina





26/06/12

Tufforso



da L'Adige

24/06/12

Finite le ferie per Bersn e Lentiggini


Si usa scriver sui blog quando si PARTE per le ferie, noi invece lo si fa quando si è appena TORNATI. Così disorientiamo eventuali ladri ;-]

Una settimanella, sigh, volata via veloce veloce





23/06/12

Germania - Grecia 4-2



Ehhhh...a me stavano più simpatici i "poveri" greci

TW

13/06/12

La posta di Bersn e TW - giugno 2012

Guardi la TV?

Bersn: il meno possibile
TW: idem, a volte la guardo mentre è spenta




Digli qualcosa di carino…

Bersn: per me sei come un fratello
TW: per me sei come un cuggino. Ma cos'è questa, un'intervista doppia?




…e qualcosa di bruttino

Bersn: guidi male
TW: sto blog non te lo si fila (quasi) nessuno
Bersn: aaarrrrgh :-(




Il viaggio che faresti?

Bersn: Patagonia. O Canada. O la carretera austral [Cile] in bici
TW: on the road da NY a LA.




E se vinci alla lotteria?

Bersn: per vinzer bisogneria prima zugar…dì anche tu NO AI VIDEOPOKER
TW: mi compro un’isoletta in Grecia. Anzi, mi compro tutto il Calisio. Poi lo recinto e ci butto dentro un sacco di animali selvatici dell’arco alpino. E mi costruisco un castello in cima. Col bunker in una canopa…tipo bat-caverna :-)

12/06/12

Che istà! El seita a sguazar *





* che estate! continua a far scrosci d'acqua

11/06/12

Clessidra

08/06/12

Dominique Lapierre e Javier Moro - Mezzanotte e cinque a Bhopal

Ultimamente le letture languono...sto diventando illetterato :-]

Senza parlare della pigrizia blogghistica...e infatti, coerentemente, invece che parlare [scrivere] del libro, mi limito a linkare una pagina internet che già lo fa 
[e sicuramente meglio di come avrei fatto io]

:-P

07/06/12

Foto orso morto? Presa da internet



La foto di testa e zampa mozzate, inquietante. Anche se non trentine, mi sembra un malcontento che non va sottovalutato.


Un'altra cosa inquietante? Le motivazioni del bombarolo di Brindisi. Agghiacciante.



06/06/12

Una foto da Bing

Come già fatto spesso, specie in fasi di pigrizia cosmica come questa, eccomi a pubblicare sul blog qualche cosa ravanata in giro per la rete.

Le foto di Bing sono sempre interessanti.

Questa però, mi inquieta un po'.



The Palm Islands artificial archipelago in Dubai, United Arab Emirates 




[Volete saperne di più? ecco il linkone]

05/06/12

Investe orso albino. Illeso De Laurentis





30/05/12

Fratelli maggiori e banane

27/05/12

Green life




22/05/12

Francescotti 4ever [anche se l'info è fuori tempo massimo]

20/05/12

Drive

Un film di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, Ron Perlman.

Titolo originale Drive. Azione, Ratings: Kids+16, durata 95 min. - USA 2011

[info e locandina da mymovies]





Bello, bello, duro e freddo e bello.

[Il film, eh, non Ryan Gosling]

16/05/12

Agritur lontanuccio...




Passando per Storo a folle velocità [........], Lentiggini ha fotografato questo bell'agritur ricoperto di pannocchie

Se non fosse così lontano dal paesot, una cenotta ce la farei volentieri