Un primo approccio faticoso - la scrittura è filante ma un po' troppo "aulica", come dire, ampollosa - ha poi lasciato il passo ad una lettura più convinta ed appagata.
L'autore racconta un'estate adolescente passata tra mare e campagne, nella masseria dei nonni.
Un'estate che, con le avventure che porta sempre con sè, è più che una stagione: è un rito di passaggio verso l'età adulta. E nessuno di noi, poi, è più stato quello di prima.
Libro gradevole, se guardate al messaggio e non ai troppi virtuosismi [buone comunque, secondo me, alcune invenzioni letterarie: nuvoledirigibili; Dio che da un momento all'altro potrebbe arrivare in bicicletta; la foresta, nera]
L'autore racconta un'estate adolescente passata tra mare e campagne, nella masseria dei nonni.
Un'estate che, con le avventure che porta sempre con sè, è più che una stagione: è un rito di passaggio verso l'età adulta. E nessuno di noi, poi, è più stato quello di prima.
Libro gradevole, se guardate al messaggio e non ai troppi virtuosismi [buone comunque, secondo me, alcune invenzioni letterarie: nuvoledirigibili; Dio che da un momento all'altro potrebbe arrivare in bicicletta; la foresta, nera]
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