"Viaggiare per sentieri è riappropriarsi del tempo e dello spazio"
"Dove passa un sentiero e quel sentiero viene frequentato, il territorio è soggetto ad un monitoraggio continuo"
Alcuni argomenti emersi nel 11° congresso SAT [Val Concei]
Quasi mille sentieri per un totale di migliaia di km di percorso a cui assicurare - su base volontaria - costante cura e manutenzione.
1. No alle bici sui sentieri [come già espresso nel convegno della primavera 2010]
Il Comune di Pozza di Fassa ha “sfrattato” la SAT da un sentiero, gestito da sempre, perché sarebbe stato trasformato in pista da downhill. Domenica scorsa sullo stesso sentiero è stata organizzata una manifestazione motoristica
2. No alla proliferazione di segnaletiche ad hoc: per le ciaspole, per le mtb, per le ippovie, per... Anzi, cercare di unificare questi segnali.
Il tema è caldo [vedi anche il post sulla quasi-bici "BackC6"]: sto con la SAT al 100%. Purtroppo le nuove mode - quelle che attirano i turisti, e che quindi attirano i soldini - vanno spesso in contrasto con la vecchia concezione della montagna, a piedi e sudare fino alla cima.
Ora la gente vuole il rifugio che ti dà qualcosa di speciale. Vuole variare, praticare sport o pseudosport alternativi, e vuole fare poca fatica. Vuole godere la montagna senza prima conoscerla e temerla, senza dover essere allenati per starci sopra.
E quindi.
Downhill [salendo in funivia, mica in bici].
Ciaspole, che ormai le hanno tutti e tutti vanno dappertutto, e non stimano i rischi invernali.
Equitazione, a me sta simpatica, ma so che alcuni dicevano che i cavalli rovinano i sentieri...
MTB.
Caccia fotografica.
Raccolta funghi.
Raccolta piccoli frutti.
Scialpinismo. Sci vari.
E poi.
Motocross, quad, e altre robacce a motore.
Caccia.
Wargames.
Motoslitte.
Capita quindi che nascano segnaletiche dedicate a sentieri tematici; così come segnaletiche specifiche, volute dall’Amministrazione locale, totalmente diverse rispetto alla classica linea grafica SAT.
"Dove passa un sentiero e quel sentiero viene frequentato, il territorio è soggetto ad un monitoraggio continuo"
Alcuni argomenti emersi nel 11° congresso SAT [Val Concei]
Quasi mille sentieri per un totale di migliaia di km di percorso a cui assicurare - su base volontaria - costante cura e manutenzione.
1. No alle bici sui sentieri [come già espresso nel convegno della primavera 2010]
Il Comune di Pozza di Fassa ha “sfrattato” la SAT da un sentiero, gestito da sempre, perché sarebbe stato trasformato in pista da downhill. Domenica scorsa sullo stesso sentiero è stata organizzata una manifestazione motoristica
2. No alla proliferazione di segnaletiche ad hoc: per le ciaspole, per le mtb, per le ippovie, per... Anzi, cercare di unificare questi segnali.
Il tema è caldo [vedi anche il post sulla quasi-bici "BackC6"]: sto con la SAT al 100%. Purtroppo le nuove mode - quelle che attirano i turisti, e che quindi attirano i soldini - vanno spesso in contrasto con la vecchia concezione della montagna, a piedi e sudare fino alla cima.
Ora la gente vuole il rifugio che ti dà qualcosa di speciale. Vuole variare, praticare sport o pseudosport alternativi, e vuole fare poca fatica. Vuole godere la montagna senza prima conoscerla e temerla, senza dover essere allenati per starci sopra.
E quindi.
Downhill [salendo in funivia, mica in bici].
Ciaspole, che ormai le hanno tutti e tutti vanno dappertutto, e non stimano i rischi invernali.
Equitazione, a me sta simpatica, ma so che alcuni dicevano che i cavalli rovinano i sentieri...
MTB.
Caccia fotografica.
Raccolta funghi.
Raccolta piccoli frutti.
Scialpinismo. Sci vari.
E poi.
Motocross, quad, e altre robacce a motore.
Caccia.
Wargames.
Motoslitte.
Capita quindi che nascano segnaletiche dedicate a sentieri tematici; così come segnaletiche specifiche, volute dall’Amministrazione locale, totalmente diverse rispetto alla classica linea grafica SAT.
2 commenti:
Sto, anch'io, con la Sat al 100%!!
E sottoscrivo il tuo post al 100%!!
Ciao
Mìgola
100x100 anche per meeeee
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