31/08/11

Google car...


30/08/11

La terra dei cachi



La situazione politica economica e sociale,
mi fa per un attimo accantonare i post montanari.



29/08/11

L'ex sentiero per il Potzmauer





Foto di com'era prima non ne ho, ma era un bel sentierino...

25/08/11

Max Gazzè @ Potzmauer per i Suoni delle Dolomiti


24/08/11

Sete

23/08/11

Google mappa la deforestazione



Il progetto Street View sbarca in Amazzonia. Iniziando dalle sponde del Rio delle Amazzoni

Roma - Google non vuole confini per il suo Street View: dopo essere arrivato nella remota landa antartica, fotograferà anche le vie dell'Amazzonia.

Seguirà sia il Rio delle Amazzoni sia il Rio Negro, addentrandosi nella selvaggia Amazzonia e percorrendo le vie dei piccoli villaggi. Il tutto partirà dalla città di Tumbira.

Il servizio di mappatura fotografica di BigG collaborerà con i locali che saranno addestrati ad utilizzare i macchinari che gli verranno messi a disposizione e montati su bicicletta, tricicli e barche. Il tutto verrà coordinato insieme alla fondazione "Fundação Amazonas Sustentável" (FAS).

[tratta da puntoinformatico.it]





[esempio poco calzante, ma vi dia l'idea della qualità delle immaggggini]

22/08/11

Orso biondo



Non è il "nostro"...

...Kermode Bear in Tree, British Columbia by National Geographic


17/08/11

Il tormentone dell'estate 2011

Poteva mancare? Ovviamente no!

Ma quest'anno lasciamo la scelta al sondaggio della Gazzetta dello sport



(Bè non ci capiscono una pippina, io voto Shimbalaiè di Maria Gadù!)

Translagorai in bici [2]

[segue]


Qui di seguito la mia idea, con due varianti finali. E' tutt’altro che ragionata, anzi è stesa su due piedi, avrei piacere di confrontarmi con chi legge e ne sa più di me.


Servono: ottime capacità di orientamento, cartine/gps aggiornati, un'impeccabile pianificazione a tavolino.
Serve la pazienza di attraversare alcuni sentieri portando la bici a mano, se non si vuol violare la legge; o serve la voglia di violarla, per fare prima :-)
Serve attenzione estrema, su sentieri sconosciuti e pericolosi, specie quelli fuori dal bosco.
Serve anche culo.


Arrivo in auto a Kamaovrunt [sopra Roveda in val dei Mocheni]

• Partenza in bici verso località Tingherla e poi la Bassa
• Sella "la Bassa", da qui sentiero largo fino al lago delle Prese/rifugio Serot > Malga Trenca > Suerta
• da Suerta, con un po’ di pazienza e buona preparazione dell’itinerario > Ponte Salton [si può altrimenti passare da Musiera e poi risalire lungo la strada asfaltata] > Val Campelle
• Val Campelle > malga Conseria > passo Cinque Croci > Val Cia verso il Vanoi > Malga Coldosè/Colrotondo
• Malga Fossernica > Ponte Stel > malga Valsorda Alta > sentiero lunghetto che va a forcella Valsorda > forcella Folga e poi scende al lago di Calaita
• dal lato nord del lago di Calaita, breve tratto di sentiero e poi strade forestali per malga Crel > San Martino > per asfalto al Rolle


Altrimenti, variante su sentiero e sponda fiemmese:

• Malga Coldosè/Colrotondo > Forcella Valmaggiore [bivaccoPaolo&Nicola] con bici a mano > malga Valmaggiore > intrico di strade forestali, spesso vicoli ciechi o tronconi collegati da sentieri per cui dover di nuovo spinger la bici a mano > lago Forte Buso > per asfalto al passo Rolle

15/08/11

Translagorai in bici

Ciò che titola il blog: la Translagorai.


L'itinerario dura tra i 4 e i 7 giorni e attraversa da est a ovest, dalla val dei Mocheni a passo Rolle, la poco antropizzata catena del Lagorai.
[Forse ne dovrei parlare più spesso, per coerenza col titolo del blog.]


Molte sono le guide escursionistiche che hanno descritto questo percorso; in rete esistono numerose testimonianze [sia discorsive che fotografiche]; pochi i camminatori che ogni estate vi si cimentano.

Va anche detto che ognuno si organizza il "proprio" viaggio, con i propri tempi e tappe, con partenze e arrivi non necessariamente uguali a quelli letti sopra.

Avevo trovato – mi pare su un vecchio giornalino della SAT, ma non ve lo darei per certo – addirittura una descrizione della Translagorai invernale, con gli scialpinismo ai piedi.




Ed ora vi chiedo: sarebbe possibile effettuare la traversata in mountain bike? Avete mai sentito/letto/visto di un'esperienza di questo tipo?


La bici allevierebbe il dover portare il peso di uno zaino da 20-30 kg [la scarsità di punti d’appoggio quali rifugi e bivacchi, vincola tutti a portarsi la tenda e del cibo; la poca pubblicità sui punti di approvvigionamento idrico, consiglia a tutti di viaggiare con buone scorte d’acqua: il carico così però aumenta considerevolmente di peso].
L'andare in bici accorcerebbe i tempi di percorrenza, ridurrebbe il rischio di piaghe e calli...senza contare l'esperienza, decisamente diversa dal camminare per sentieri, pur con un mezzo altrettanto ecologico.



Parliamone.

Partiamo però da un presupposto: una Translagorai in mtb non può ricalcare la versione escursionistica.

Intanto perché su sentieri aerei, esposti, su passaggi rocciosi, in bici non si va [alcuni pazzi lo fanno, ma vabbè]

E comunque esiste una legge della PAT che vieta, cito un po’ a memoria, di percorrere in bici dei sentieri di montagna a meno che non siano larghi come la lunghezza della bici stessa [quindi, insomma, si può andare sulle strade forestali e su quei sentieri che sono vere e proprie stradine. Sui sentieri classici, no, a meno che non la spingi a mano].
La stessa legge deroga per tratti di sentieri locali espressamente previsti dalle locali Amministrazioni competenti [i Comuni? credo]...................ma saperlo è spesso impossibile! A meno che non si trovi sul campo una specifica segnaletica, o ne diano pubblicità su qualche sito [in merito devo documentarmi meglio]

Appena posso, andrò a vedere se i forum di appassionati di mountain bike ne parlano.

Che sappia io, punti di attraversamento – come passi o valichi – percorsi da una strada sono pochi: la Bassa; il Manghen, passo Cinque Croci...ovviamente si può sempre scendere nel fondovalle, darsi all’asfalto, ma non è quello il senso di questo post.
Purtroppo il Lagorai non è interamente percorribile in bici: soprattutto ad est c'è un intrico di strade forestali che spesso sono vicoli ciechi o tronconi collegati tra loro da sentieri pedonali.

[continua]

12/08/11

Manovra finanziaria "lacrime&sangue"



(dal sito dell'Adige)

11/08/11

Mostra di Unterthiner


Un nuovo bivacco a forcella Coldosè



E mi sembra di aver letto che ne (ri)costruiscono uno anche in Costalta...
(...perchè, ce n'è mai stato uno in Costalta?)



(tratto da L'Adige)

07/08/11

Amore & altri rimedi

Un film di Edward Zwick. Con Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Oliver Platt, Hank Azaria, Josh Gad.

Titolo originale Love and Other Drugs. Drammatico, durata 113 min. - USA 2010

[info e locandina da mymovies]



Il trailer lo aveva presentato come una commedia divertente: penso ad esempio alla scena in cui lei si presenta a casa di Jake Gyllenhaal indossando solo un impermeabile, che cade rapidamente…peccato che in casa il buon Jake non sia solo! Il fratello secchione-ma-riccone stava pisolando su un divano pienamente panoramico :-)


In realtà [per quello che ci capisco di cinema] direi che la prima parte è una commedia abbastanza spigliata anche se non sempre scorrevole, piena di astrusi termini medici e di scene di ottimo sesso. Poi si vira sull’impegnato-triste, con lieto fine, ma strappalacrime.


La trama in due parole? Lui è un figone e potrebbe avere tutte le donne che vuole, lei pure è gnocca ma purtroppo a 26 anni ha già il Parkinson. Nonostante le reciproche resistenze si innamorano, scopacchiano parecchio, poi si mollano, poi si rimettono insieme…eccetera.


Bel film, bravi attori sempre nudi [almeno nella prima parte] e poi tanti tanti sentimenti nella parte finale. Così siam stati contenti sia io che Lentiggini, per le rispettive parti :-)


04/08/11

Prospettive

01/08/11

La geniale canzone dei Righeira [in anticipo]



E insomma, miei cari, qua è già agosto e anche oggi ha piovuto, tanto per cambiare.


E l'estate sta cercando di scivolar via quatta quatta, alla chetichella, ti giri un'attimo e lei si allontana, passa, scappa, tra lavoro famiglia e routine domestica.

Manco m'accorgo più dei grandi classici estivi: i gelati, le angurie, le birre ghiacciate con gli amici, i topless della Parietti, Giochi senza frontiere, i gavettoni...



Ogni anno a primavera faccio dai gran progetti per l'estate.
Solo che una volta li portavo a termine, e ultimamente restan sulla carta:



/ vacanze in posti nuovi, possibilmente lontani e, ou yeahhhh, costosi [son passati i ventanni, che partivi con trecentomila lire in tasca e una tenda bucata buttata in auto, e andavi finchè non finivano i soldi] [ora voglio i comfort, voglio star comodo, farmi la doccia e il bidet, mangiare bene che sennò mi viene il cagotto, niente più discoteche o falò in spiaggia fino all’alba. E così via] [e comunque son aumentati parecchio anche i prezzi]


/ esperienze culturali, che svariati lustri fa per "esperienza culturale" si intendeva esclusivamente l’andare al lago a [cercare di] rimorchiare una biondina olandese. Ora invece se inserisco nella stessa frase le due parole [biondina e olandese], a Lentiggini parte il bruxismo diurno :-)

/trekking inediti [che una volta eran inediti, ora certi giorni ho quasi briga ad andar fino in Marzola…]


/una vagonata di concerti dei Suoni delle Dolomiti [che dirvi? potendo, li vedrei tutti: anni fa ero più assiduo]


/qualche bella nuotatina seralnotturna al lago


/qualche bel trekking seralnotturno con cena in rifugio e rientro con la frontale


Poi, ovviamente, arriva settembre, e non ho combinato una fava. O quasi.