Normalmente trovo i libri di CP un po' strambi, ma intriganti: l'autore inventa sempre personaggi ai bordi della società - perdipiù una società malata - che però incuriosiscono, stupiscono, choccano [se si scrive così].
Stavolta però non mi sento di promuovere "Cavie": forse mi è risultata troppo fastidiosa la gran mole di protagonisti, forse è veramente esagerata tutta la baracca [ad esempio le automutilazioni per diventare famosi, chissà quando].
So che leggendo qua sopra non capirete molto...ma oggi va così.
Stavolta però non mi sento di promuovere "Cavie": forse mi è risultata troppo fastidiosa la gran mole di protagonisti, forse è veramente esagerata tutta la baracca [ad esempio le automutilazioni per diventare famosi, chissà quando].
So che leggendo qua sopra non capirete molto...ma oggi va così.
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