Ci sono libri che non vale la pena leggere - ma lo scopriamo dopo averli letti - e libri che nascono da storie che aspettano solo di essere messe nero su bianco.
Ci sono tanti lettori che aspettano solo di poterle leggere, ma non ne verranno mai a conoscenza.
Questo libro è così: una storia vera, un buon libro di cui timidamente si sta facendo pubblicità tra amici, più che sui canali ufficiali.
E' la storia di Enaiatollah Akbari, profugo afghano, costretto a dieci anni ad abbandonare la propria terra e soprattutto la propria famiglia.
Dopo un percorso [sia kilometrico, sia di crescita individuale] travagliato, Enaiatollah arriverà in Italia e ci regalerà i suo terribili ricordi.
Da leggere, per aiutarci a capire la disperazione di chi nasce più sfortunato di noi europei e per capire la loro fortissima volontà di trovare un futuro migliore.
Ci sono tanti lettori che aspettano solo di poterle leggere, ma non ne verranno mai a conoscenza.
Questo libro è così: una storia vera, un buon libro di cui timidamente si sta facendo pubblicità tra amici, più che sui canali ufficiali.
E' la storia di Enaiatollah Akbari, profugo afghano, costretto a dieci anni ad abbandonare la propria terra e soprattutto la propria famiglia.
Dopo un percorso [sia kilometrico, sia di crescita individuale] travagliato, Enaiatollah arriverà in Italia e ci regalerà i suo terribili ricordi.
Da leggere, per aiutarci a capire la disperazione di chi nasce più sfortunato di noi europei e per capire la loro fortissima volontà di trovare un futuro migliore.
1 commenti:
Me lo presti?
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